Arianna a Nasso

Ordina biglietti
PreviousFebbraio 2026
Lu
Ma
Me
Gi
Ve
Sa
Do

 

 

Arianna a Nasso – Richard Strauss | Opera
Durata approssimativa: 2 ore e 30 minuti, incluso un intervallo di 20 minuti
Lingua: In tedesco, con sopratitoli in ceco e inglese
Età consigliata: Adatto a un pubblico dai 12 anni in su

 

All’inizio del XX secolo, Richard Strauss scioccò il pubblico teatrale con due opere in un atto – Salome ed Elektra – che, come mai prima, esprimevano emozioni intense attraverso una musica selvaggia e assordante, spingendosi fino agli estremi sonori. Successivamente, però, il compositore decise di cambiare stile e compiere un passo conciliatorio verso il pubblico dell’opera. Scrisse prima Il cavaliere della rosa, ancora oggi molto apprezzata, in cui però predomina il tipico brulichio straussiano tanto nell’orchestra quanto sulla scena, e successivamente l’opera molto più intima e serena Arianna a Nasso. La versione originale, risalente al 1912, era pensata come epilogo dell’adattamento di Hugo von Hofmannsthal della commedia di Molière Il borghese gentiluomo, ma nel 1916 Strauss la rielaborò in forma di opera autonoma, nella quale viene rappresentata per lo più oggi. Sebbene il titolo non lo lasci intuire, il tema centrale di Arianna a Nasso è la competizione e il rispetto tra arte “alta” e “bassa”. Inoltre, Strauss mette in luce l’eterna rozzezza di coloro che, volendo migliorare il proprio status culturale, decidono di diventare “mecenati delle arti”.

 

La “commedia/tragedia” di Strauss è tornata al Teatro Nazionale di Praga dopo 45 anni, questa volta nella messa in scena della regista slovacca Sláva Daubnerová, che ha già firmato per noi diverse apprezzate rivisitazioni operistiche, tra cui Le escursioni del signor Brouček di Leoš Janáček e Lolita di Rodion Ščedrin.

 

 

Trama

 

Prologo

Il prologo è ambientato in una villa viennese nel XVIII secolo, dove un aristocratico vuole intrattenere i suoi ospiti con una rappresentazione del mito di Arianna a Nasso, commissionata ad un giovane compositore entusiasta. A seguire l'opera ci sarà uno spettacolo della commedia dell'arte. Il maestro di musica si oppone, ma il maggiordomo replica che il programma non si cambia. Seguono i preparativi per l'opera e la commedia: il compositore è affascinato da Zerbinetta, che però è a capo della Commedia dell'arte, e se ne disinteressa. Anche Zerbinetta non è entusiasta, dato che sa di dover divertire un pubblico annoiato da una rappresentazione operistica.

 

A complicare tutto è il maggiordomo che annuncia che il padrone vuole che opera e commedia si rappresentino insieme. Il compositore è disperato, ma Zerbinetta raggiunge un compromesso: i commedianti saranno una compagnia in visita all'isola di Nasso che consoleranno la povera Arianna abbandonata da Teseo. Il compositore si oppone, ma Zerbinetta riesce a sedurlo, per poi allontanarsi. Il giovane rimane solo in scena, e quando sente il fischio che dà inizio alla rappresentazione, fugge dal palazzo.

 

L'opera

Arianna è stata abbandonata da Teseo a Nasso, e invano le ninfe Eco, Driade e Naiade cercano di consolarla. Arlecchino, vedendola, intona una canzone in cui la invita ad accettare la realtà. Arianna è più sconvolta e invoca la morte, ma i comici cercano in tutti i modi di farle tornare il buon umore. Zerbinetta li congeda, e parla da sola con Arianna, asserendo di essere stata anche lei abbandonata. Ma Arianna non l'ascolta e si rifugia in una grotta, lasciando Zerbinetta sola nei suoi pensieri, per poi allontanarsi con la sua compagnia (Aria: Großmächtige Prinzessin).

 

Improvvisamente arrivano Eco, la Driade e la Naiade, che raccontano l'arrivo di una nave con a bordo il dio Bacco, e invitano Arianna ad uscire dalla grotta. Arianna lo scambia per Teseo, poi per Mercurio ed infine per il dio della morte; Bacco le dà corda, ma poi entrambi sentono di volersi bene, e si allontanano. Entra Zerbinetta, che esplica la sua morale al pubblico: ogni nuovo amante sembra sempre un dio.

Programma e cast

Direttore d'orchestra: Johannes Witt
Il maggiordomo – Dagmar Pecková
Un maestro di musica – Pavol Kubáň
Il compositore – Arnheiður Eiríksdóttir
Il tenore (Bacco) – Magnus Vigilius
Un ufficiale – Petr Dvořák
Un maestro di ballo – Jaroslav Březina
Un parrucchiere – Radek Martinec
Un lacchè – Martin Matoušek
Zerbinetta – Ziyi Dai
Prima donna (Arianna) – Cornelia Beskow
Arlecchino – Lukáš Bařák, Roman Hoza
Scaramuccio – Josef Moravec
Truffaldino – Jan Hnyk
Brighella – Daniel Matoušek
Naiade – Lenka Máčiková
Driade – Michaela Zajmi
Eco – Yukiko Smetáčková Kinjo

 

Orchestra del Teatro Nazionale
Corpo di ballo dell'Opera del Teatro Nazionale

 

Regia e coreografia: Sláva Daubnerová
Scene: Lucia Škandíková
Costumi: Tereza Kopecká
Luci: Daniel Tesař
Preparazione al movimento: Jan Adam
Videoarte: Dominik Lukács Žižka
Drammaturgia: Ondřej Hučín

Teatro degli Stati di Praga

Il Teatro degli Stati di Praga (in ceco, Stavovské Divadlo) è uno storico teatro d'Opera boemo in stile rococò, tra i più antichi e famosi di tutta l'Europa. Il nome richiama gli "Stati" che costituivano la Corona di Boemia. Venne inaugurato nel 1783 con la rappresentazione del dramma Emilia Galotti di Lessing e in esso si tennero le prime di due celeberrime opere di Mozart: il Don Giovanni il 29 ottobre 1787 e La clemenza di Tito il 6 settembre 1791.

 

La prima moderna opera ceca, di František Škroup venne messa in scena nel 1826 e nel 1834 la prima esecuzione della Fidlovačka di Josef Kajetán Tyl, comprendente il brano Kde domov můj (Dov'è la mia casap), eseguito da basso Karel Strakatý, che sarebbe poi diventato l'inno nazionale ceco.

 

Unito nel 1948 al nuovo Teatro Nazionale, consta di tre complessi artistici - opera, balletto e teatro - che alternano vicendevolmente le loro esibizioni negli altri teatri storici di Praga. Tutte e tre le ensemble selezionano il loro repertorionon solo fra il ricco patrimonio classico, ma prestano attenzione anche sulla produzione artistica moderna.

 

In auto al Teatro Nazionale di parcheggio


Per il centro (OldTown), approccio su Masarykovo nábřeží (Masaryk terrapieno) nella direzione dalla Casa Danzante, al bivio di fronte al Teatro Nazionale di girare a destra per via Divadelní e poi ancora a destra per via Ostrovní al Teatro Nazionale di parcheggio . Il parcheggio costa 50 CZK / h.
Da lì, a piedi del Teatro degli lungo via Národní, quindi 28. října strada, svoltare a sinistra sulla via Na Můstku e destra per strada Rytířská.


Altri vicini parcheggi sicuri:


Kotva magazzino (Revoluční 1/655, Praga 1), poi a piedi lungo via Králodvorská a Ovocný trh.
Palladium grande magazzino (Na Poříčí 1079/3a, Praga 1), poi a piedi lungo via Králodvorská a Ovocný TRH, o della Porta delle Polveri attraverso la strada Celetná a Ovocný trh.


Con il tram


Con i tram diurni Nos 6, 9, 18 e 22 o tram notturni Nos 53, 57, 58 e 59 fino alla fermata "Národní třída", poi a piedi lungo la via Národní, quindi 28. října strada, svoltare a sinistra per via Na Můstku e destra per strada Rytířská.

Con i tram diurni numeri 5, 8, 14 e 26 o tram notturni Nos 51, 54 e 56 fino alla fermata "Namesti Republiky", poi a piedi in giro per la Casa Municipale della Porta delle Polveri, sulla strada Celetná per Ovocný trh.


Con i tram diurni numeri 3, 9, 14, 24 o tram notturni Nos 52, 54, 55, 56 e 58 fino alla fermata "Jindřišská", poi a piedi lungo Nekázanka / Panská strade, girare a sinistra per Na Příkopě strada e poi a destra per via Havířská (da Na Příkopě strada si può anche camminare attraverso la galleria Myslbek).


In metro


Per la stazione "Můstek", le linee A e B (verde e giallo), poi a piedi per via Na Můstku e destra per strada Rytířská.

Eventi correlati